The Tribe, Bellas mariposas, Rosso sangue
Vedetta è chi «sta in un punto elevato o in una struttura appositamente costruita con scopi di sorveglianza e segnalazione». Ma vedetta è anche un luogo da cui è possibile osservare la zona circostante. Ci piace pensarla così, questa rubrica: un posto privilegiato per godersi il panorama. Con i primi tre film che vogliamo consigliarvi, The Tribe, Bellas mariposas e Rosso sangue, ecco a voi Vedetta #1:
The Tribe
titolo originale: Plemya
regia: Myroslav Slaboshpytskyi
anno: 2014
Lungometraggio in lingua dei segni. E basta: niente sottotitoli, niente voice-over. Più efficace di cento trattati di semiotica, The Tribe è un viaggio romantico e infernale in cui, alla fine, quasi non ci si rende conto di non aver sentito neppure una parola.
Bellas mariposas
regia: Salvatore Mereu
anno: 2012
Cate e Luna immerse nell’ozio, nel loro delicato vagabondaggio. Cate e Luna, al confine tra adolescenza ed età adulta, in una Cagliari ossimorica. Il film di Salvatore Mereu è una parabola sincera, intensa, metadiscorsiva, sulla bellezza feroce della giovinezza.
Rosso sangue
titolo originale: Mauvais sang
regia: Leos Carax
anno: 1986
Denis Lavant a rotta di collo, attraverso scenari e generi dei più diversi. Juliette Binoche che fa a pezzi lo schermo con un solo sguardo. La corsa spericolata di Lavant sulle note di Modern Love è da atlante visivo-cinematografico. Non sarà un caso, se Carax, molti anni dopo, scriverà e dirigerà Holy Motors.